Skip to main content

Ci sono incontri che valgono la pena di essere vissuti con intensità e con la curiosità di scoprire cosa saranno in grado di generare, incontri che segnano la storia delle persone e delle organizzazioni.

E’ con questo spirito che le nostre imprese sociali hanno deciso di intraprendere un percorso comune, con l’intento di conoscersi, di integrarsi e di stimolarsi reciprocamente, per migliorare, per migliorarsi.

Ci sono tante ragioni per cui ad un certo punto del percorso evolutivo di un’organizzazione giunge il momento in cui si cerca un altro simile con cui poter definire una forma di collaborazione durevole e profonda. Molto banalmente verrebbe da pensare che così come accade tra le persone anche tra le organizzazioni con la pratica comune emergono forme di sintonia, similitudini, condivisioni di valore che spingono a voler sperimentare forme di legame più intenso e impegnativo.

Il percorso di convergenza tra la cooperativa sociale il Sogno e la Cooperativa sociale Divieto di Sosta nasce dal bisogno di quest’ultima di trovare un proprio approdo, al termine di una tortuosa vicenda che ha riguardato una parte della propria storia. Divieto di Sosta nasce nel 2007 come una scommessa: dimostrare la sostenibilità di attività di impresa generate dalla filiera della formazione professionale coinvolgendo il carcere cittadino e le persone in esso ospitate. Forte è sempre stata la componente militante che ha alimentato le attività della cooperativa, con la consapevolezza di fondo di rappresentare forse l’unico strumento a disposizione per le persone detenute all’interno dell’istituto per poter sperimentare un cambiamento non solo teorico ma anche e soprattutto pratico, concreto fondato su un differente modello di quotidianità, e sulla pratica di relazioni con persone al di fuori del sistema di controllo penale. Una componente militante, attenta alle persone e alle loro vicende che ha sempre tratto energia ispiratrice dalla testimonianza resa dall’indimenticato don Donato Paracchini e dal sempre presente riferimento rappresentato da don Giuseppe Masseroni.

Etica di servizio, concretezza, rispetto delle persone, gusto per la sfida, apertura alla contaminazione, e la voglia di credere alla bontà di un’intuizione “scomoda” sono state le direttrici che hanno accompagnato questa piccola realtà nella sua parabola evolutiva, dandole modo di essere strumento a disposizione della comunità territoriale per valorizzare uno dei luoghi più complicati con cui avere a che fare: il luogo di contenimento dei mali cittadini, il carcere.

Le attività della cooperativa sono riuscite progressivamente a incontrare condivisione e supporto, fino a diventare dei piccoli punti di riferimento, degli avamposti capaci di raccontare una modalità diversa e non scontata per vivere il rapporto con il mondo della pena, per narrare di un legame virtuoso tra una comunità territoriale ed un luogo di punizione.
Tante sono le ragioni per cui tra simili viene voglia di condividere in modo più profondo le esperienze del quotidiano. Oggi l’esigenza di consolidare l’energia militante e generativa di Divieto di Sosta aveva la necessità di incontrare la solidità di una tradizione di impegno militante tanto importante quanto quella rappresentata dal

Sogno. Questo con l’intento di contaminarsi a vicenda, di migliorarsi, di offrire l’uno ciò che potrebbe far comodo all’altro, consapevoli dei propri limiti ma nello stesso tempo convinti delle proprie intuizioni e vogliosi di continuare a puntare sull’economia sociale quale modello economico ibrido, quale luogo dove poter accogliere le persone meno attrezzate a rispondere alle richieste ed ai linguaggi del mercato del lavoro contemporaneo.

Siamo assolutamente lieti di aver trovato un nuovo approdo verso cui poter orientare il nostro potenziale di creatività e la nostra voglia di contribuire alla generazione di pratiche sostenibili e ricche di senso, sia per chi le vive come beneficiario che per chi ne fruisce come cliente.

Dal 1 di ottobre 2019 la cooperativa sociale il Sogno subentrerà nella gestione delle attività della cooperativa sociale Divieto di Sosta, mediante lo strumento dell’affitto di ramo di azienda, prima tappa di un percorso che nel volgere di un biennio dovrebbe portare alla fusione completa delle due organizzazioni. In questa operazione Il Sogno assicurerà piena continuità di stile e di attenzione alle attività consolidate di Divieto di Sosta, garantendo l’avvio dei nuovi importanti servizi, nel solco di quanto definito in fase preparatoria.

Si dice che andando soli si può correre veloci, ma che solo insieme ad altri si può arrivare lontano. Divieto di Sosta e Il Sogno guardano oltre i propri limiti e lontano è dove vorrebbero arrivare.

× Vuoi prenotare un tavolo ?